Europa Verde Padova – Verdi

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QUANDO IL RICICLO DEL RIFIUTO E’ IMPERFETTO E NON CONTROLLATO

L’Europa genera grandi quantità di rifiuti: giardino scarti alimentari e rifiuti di giardinaggio, rifiuti di costruzione e demolizione, rifiuti delle miniere, rifiuti industriali, televisori vecchi, automobili vecchie, batterie, borse di plastica, carta, rifiuti sanitari, indumenti usati e mobili vecchi… e l’elenco non si ferma qui.

In generale, nell’UE viene riciclata una crescente quantità di rifiuti, mentre una quantità sempre minore viene conferita nelle discariche. Per i rifiuti urbani, la quota di rifiuti riciclati o compostati nell’UE-27 è aumentata dal 31 % nel 2004 al 41 % nel 2012.

Nonostante tali miglioramenti, esistono tuttora grandi discrepanze fra i paesi. Ad esempio, Germania, Svezia e Svizzera conferiscono ciascuna meno del 2 % dei loro rifiuti urbani nelle discariche, mentre Croazia, Lettonia e Malta più del 90 % ciascuna. La maggior parte dei paesi in cui si registrano tassi di conferimento in discarica ridotti presenta tassi di riciclaggio e incenerimento più elevati, entrambi al di sopra del 30 % dei rifiuti urbani totali. I rifiuti urbani prodotti in Italia nel 2019 sono stati 30 milioni di tonnellate. Viene riciclato il 47% rimanendo al 15° posto tra i paesi europei più virtuosi. il resto finisce o nell’inceneritore o in discarica, cioè 16 milioni di tonnellate di questi 5.8 milioni di tonnellate vanno in discarica 10 milioni di tonnellate circa vengono bruciate. L’obiettivo Europeo era di riciclare almeno il 50% dei rifiuti urbani entro il 2020. In questo il nostro Paese rientra nei parametri, ma, c’è sempre un ma.

LE DISCARICHE IN ITALIA NON SONO TUTTE VIGILATE E SONO FONTE DI PERICOLO RISPETTO ALLA EMISSIONE NON CONTROLLATA DI BIOGAS, QUESTE LE POSSIBILI CONSEGUENZE:

  • incendio ed esplosione, perché il metano ha incidenza sulle caratteristiche di infiammabilità ed esplosività del biogas;
  • asfissia, correlabile alla migrazione di volumi di biogas nel corpo discarica e nelle vicinanze.
  • intossicazione, poiché nel biogas sono presenti in tracce alcuni gas (come ad esempio l’anidride carbonica CO2, l’idrogeno solforato H2S, l’ammoniaca NH3) potenzialmente pericolosi per la salute umana;
  • fitotossicità: quando la migrazione di volumi di biogas, attraverso vie e percorsi a maggior permeabilità all’interno del corpo discarica, determina sulla vegetazione dei danni dovuti principalmente alla deficienza di ossigeno alle radici (es. la graduale sostituzione del biogas all’ossigeno può causare la morte della vegetazione per asfissia)
  • inquinamento delle falde acquifere..
  • .inquinamento da odore sempre piu’ rilevante

LA CONTINUA EMISSIONE DI METANO E’ TRA LE MAGGIORI CAUSE DEL RISCALDAMENTO CLIMATICO ACCELERATO

Cosa si può fare? Questi sono gli obiettivi a medio termine:

Con il nuovo D.Lgs n. 121 del 3/9/2020, in recepimento della Direttiva (UE) 2018/850 (che modifica la direttiva 1999/31/CE), oltre ai nuovi criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, sono stati introdotti due importanti obiettivi che l’Italia dovrà raggiungere nei prossimi anni:

  • Dal 2030 sarà vietato lo smaltimento in discarica di tutti i rifiuti idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo;
  • Entro il 2035 in discarica potrà essere smaltito non più del 10% dei rifiuti urbani prodotti.

Nell’immediato:

Esigere per legge che le discariche abbiano sistemi di drenaggio controllato e una reale durata massima di 20 anni, e stabilire controlli periodici accurati. (adesso non succede)

Recuperare, come accade in altri paesi europei, il biogas generato, filtrarlo e renderlo fruibile nella rete di distribuzione nazionale.

In Italia abbiamo 2 sistemi di attenuazione rispetto ai rifiuti non riciclabili o non riciclati.  Uno è L’INCENERIMENTO;  l’altro è LA DISCARICA. Entrambi non dimostrano una efficienza omogenea sul territorio nazionale e le progettazioni sono prive di quelle consulenze tecnico-scientifiche fondamentali.

Insomma avere un Inceneritore che funziona correttamente e non viene utilizzato per bruciare rifiuti non controllati e quindi potenzialmente tossici in Italia è una questione di fortuna !!!!!!

Nessuno è contro a prescindere rispetto a Inceneritori e Discariche.

EUROPA VERDE PADOVA   è contro l’utilizzo selvaggio e incontrollato di questi elementi sistemici dell’economia circolare del rifiuto, mentre è favorevole ad un sistema misto e controllato, che privilegi il recupero anche del biogas strettamente legato alle esigenze dei territori.

Eventuali linee di incenerimento di Servizio (tipo 4^ linea prevista per Padova) devono essere allocate ben lontane dai Centri abitati.

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